Quando la generosità vola da Genova all’Africa

Intervista a Massimo Maggio, Direttore di CBM Italia Onlus.

Quanto conta per CBM la raccolta fondi in lasciti solidali?

Ha sicuramente un ruolo importante.

CBM è la più grande organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo. Da oltre cento anni lavoriamo per restituire la vista e migliorare la condizione di vita di milioni di persone nei Paesi più poveri di Africa, Asia e America Latina.

CBM Italia in particolare nell’ultimo anno ha raggiunto e portato aiuto a circa 2,5 milioni di persone. Per raggiungere questi obiettivi possiamo contare sulla generosità di tanti donatori privati, da cui proviene la maggior parte dei fondi che raccogliamo ogni anno. I lasciti costituiscono il 22% della raccolta fondi da privati. I fondi che riceviamo tramite i lasciti testamentari e le polizze vita sono trasformati in attività e progetti che garantiscono cure mediche, riabilitazione, accesso all’istruzione a milioni di bambini, donne e uomini ciechi e con disabilità che vivono nei Paesi del Sud del mondo.

 Sappiamo che ogni lascito è una storia a sé. Ne ricorda una in particolare?

Sì certo, ce ne sono tante ma ricordo particolarmente la signora Antonietta, un’insegnante di Genova. La sua grande generosità è arrivata lontano, in Africa, un continente che non aveva mai visto durante la sua vita, ma che ha ha scelto di aiutare sostenendo gli studi e la formazione di un giovane medico della Repubblica Democratica del Congo.

Cosa successe esattamente?

La signora Antonietta nel corso della sua vita ha sempre pensato agli altri. Prima i suoi alunni, ai quali ha insegnato latino e greco per 40 anni, e poi i bambini e gli studenti dei Paesi più poveri del mondo.

Quando era in vita infatti ha sostenuto molti progetti di CBM in Sud Sudan, Uganda e nella Repubblica Democratica del Congo. Quando se n’è andata, ancora una volta il suo ultimo pensiero è stato per i più bisognosi. Nel suo testamento si legge che la sua volontà era «aiutare il più alto numero possibile di persone» e per questo ha scelto CBM tra i beneficiari del suo testamento.

 A cosa sono stati destinati i soldi di questa donazione?

Il lascito della signora Antonietta ha sostenuto gli studi e la formazione in oftalmologia pediatrica di un giovane studente, il dott. Alexis, che ha potuto diventare medico oculista e curare tantissimi bambini ciechi e con problemi alla vista in Africa: sono loro i veri beneficiari del testamento di Antonietta.

Terzo di nove fratelli, proveniente da una famiglia molto povera, grazie alla specializzazione in oftalmologia pediatrica, Alexis ha potuto lavorare nel suo Paese di origine, la Repubblica Democratica del Congo, dove ci sono pochissimi oculisti specializzati nella cura dei bambini.

Nelle sue parole è sempre vivo il dono della signora Antonietta, che gli ha permesso di realizzare il suo sogno di diventare medico. E ha regalato un futuro di luce ai tanti bambini curati ogni giorno.

Quali sono le attività di CBM sul tema del testamento solidale?/perché è entrata nel network Testamento Solidale?

Storie come quella della signora Antonietta e il dottor Alexis sono esempi di come il testamento solidale sia un grande gesto di generosità alla portata di tutti. Eppure nel nostro Paese sono ancora molti i dubbi e le domande delle persone comuni. Anche per questo da alcuni anni cerchiamo di contribuire a diffondere la cultura del testamento solidale, organizzando incontri con i notai, gratuiti e aperti al pubblico, con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale dei Notariato. È anche per questo che da quest’anno siamo entrati nel network Testamento Solidale, per rafforzare ancora di più questo messaggio